lunedì 9 marzo 2009

Stagione uno: Lelystad - La Roche Bernard

Dopo aver fatto un primo check ad aprile, eccoci nella fase complicata della stagione. Ci sarebbero, a ben vedere, diecimila cose da fare, ma occorre mediare, altrimenti la partenza verrebbe rimandata e rimandata, all'infinito...

Quindi, prima di tutto, le cose importanti, e solo quelle. A prua un rollafiocco nuovo di trinca, un Profurl C290, e il genoa modificato di conseguenza. Rinforzi alle crocette, che presentavano segni di indebolimento. Una semplificazione generale dell'impianto elettrico, per evitare corti (!) e via il circuito a 220, nonchè l'impianto di riscaldamento. L'oblò di prua fa acqua, quindi scorta di gray tape, trovarne un altro sembra impossibile...

Questo, per brevità. In realtà è servito parecchio olio di gomito per taaante altre cose...

Mi raggiunge l'amico Stefano, e quindi con Christelle (la mia compagna) siamo in tre. Navighiamo senza difficoltà fino ad Amsterdam (che d'altronde è a uno sputo) e qui Christelle sbarca. Con Stefano ci sciroppiamo la stagione estiva più piovosa del secolo (!) e per navigare il più possibile, anche quando il meteo è sfavorevole, decidiamo di optare per una deviazione in acque interne.


A Lelystad


Tocchiamo i porti di: Ijmuiden, Scheveningen, Stellendam, Brusinisse (birraaaa!), Vlissingen, Oostende, Dunkerque, e Dieppe. Siamo sempre di bolina e piove spessissimo, il cielo è grigio e l'acqua color fango. Ma la birra è doppiomalto! Che volere di più?

A Dieppe, cambio equipaggio, arriva Christelle. E anche cambio di parte della linea d'asse, quindi ci tocca tirare a secco la barca... Poi via, verso Cherbourg, Sark, Paimpol, L'Aber-Wrac'h (conquistato con fatica, l'autopilota morto e 35 nodi in faccia..), il Raz Blanchard, Camaret-sur-mer, il Raz de Sein, l'isola di Groix, Belle-ile, La Turballe ed infine La Roche Bernard. Durante la navigazione un tot di incontri tra cui i Glenans, il Belem, e tutti ci salutano increduli di vedere una bandiera della marina italiana da quelle parti...

Decidiamo di fermarci qui, dal momento che Alain, uno zio di Christelle che ha un cantiere nautico, ci propone di prendersi in carico la barca. In questo modo sarà più agevole programmare ed effettuare gli interventi che abbiamo programmato alla luce delle necessità emerse durante la navigazione. Ma le cose andranno in una maniera diversa, torniamo a casa a racimolar quattrini e si passa alla stagione due...