venerdì 9 settembre 2011

Stagione quattro: preparativi

Eccomi di nuovo in Portogallo, al boatyard di Bruce, sotto un sole che picchia duro e zero nuvole all'orizzonte. Per fortuna, con questi 37 gradi, l'umidità è quasi nulla, e il caldo è quasi sopportabile...

Appena arrivato, la sera stessa, faccio la conoscenza degli unici altri italiani che ci sono qui, dei toscani che hanno deciso di godersi la pensione in barca e hanno acquistato, per 12000(!) euro una barca di 37 piedi, modello sconosciuto, da un tedesco che si è stufato di navigare e ha comprato una villetta a Tavira, dove stare un pò più comodo con la moglie.

Trascorro i due giorni iniziali ad armare la barca ed a ripulirla da due anni di polvere e di storia che si sono accumulati ovunque... In pozzetto ho due dita di fango ma riesco a sturare gli ombrinali e a farlo sloggiare... O avrei dovuto invece piantare del basilico? Ne approfitto anche per riposizionare il riflettore radar, caduto misteriosamente in coperta e fracassatosi. Basta un pò di gray tape, e lo isso con la drizza del caricaalto. Non ho in previsione di dare spi, per il momento.

Cambio anche la batteria dei servizi, facilitato da Riccardo che mi scorrazza in auto di qui e di là, e mi propone addirittura di pigliarla in prestito. Come se non bastasse, mi invita a cena tutte le sere e mi rimpinza fino alle orecchie con la sua cucina tosco-portoghese...

Nel frattempo arriva anche il mio equipaggio e fisso un appuntamento per il travel-lift per la mattina alle 11. Marea favorevole, barca armata, tutto ok, salvo che quando provo a mettere in moto il Volvo Penta, nisba.

La mia diagnosi, a prima vista, è che l'albero motore è completamente bloccato. Chiedo a Bruce di mandarmi un meccanico, dal momento che la situazione è un pò fuori dalle mie competenze e parecchio fuori dalla mia attrezzatura.

Aspetto solo un giorno. In barca, sotto al sole. E il meccanico si materializza. Concorda con la mia diagnosi, e si mette a smontare pezzi per poter guardare nel cilindro. Morale: un'infiltrazione di acqua dal tubo di scappamento ha intasato la camera di scoppio di sedimenti e provocato l'ossidazione di pistone e cilindro, fondendoli praticamente insieme.

Il panorama che si presenta ai nostri occhi increduli è il seguente:



Lo Svitol con cui avevo cercato di sbloccare la testa non aveva fatto molto effetto, me ne spiego il motivo...

A questo punto occorre passare alle riparazioni. I pezzi sembra non siano disponibili in Portogallo, il motore è datato, e occorre farli venire da fuori. Ci vorrà tempo. Il meccanico mi promette un preventivo per il giorno seguente, oggi, alle 10, ma alle 10 non si fa vivo.

Sono qui che aspetto, ma nulla. E intanto sto cominciando a perdere un pò la pazienza e ad ipotizzare robe che vanno dal regalare la barca al primo che passa al metterla su un camion e piazzarla in giardino per ripararla con calma. Non so ancora che pesci pigliare, seriamente.

Per ingannare il tempo faccio un pò il turista, girellando per il boatyard e facendo foto alle barche che mi piacciono di più e anche a quelle che mi piacciono di meno, che in entrambi i casi appartengono al grande insieme delle barche che da noi in Italia si direbbero 'strane'. Foto dopo foto, a un certo punto mi imbatto in una barca che ha qualcosa di familiare, mi ricorda qualcosa... Ci rifletto e...Ma sì! E il Vancouver 28 che sono andato a vedere in Francia con Christelle l'anno scorso!




Coincidenza buffa, ma anche un pò inquietante trovarlo qui, a una ventina di metri dal mio Dreamer: tutto ciò non fa che rinforzare la mia impressione di essere in un cimitero di barche, in un posto dove le barche arrivano ma non ripartono più, dove si crea ogni sorta di imprevisti che generano un perenne rinvio della partenza, dove tutti vivono a bordo in attesa del nulla, ingannando il tempo con lavori fatti bene o male, utili o meno, sempre in economia.

E intanto aspetto il mio preventivo, l'ennesimo sacrificio che chiedo al mio portafogli, rimuginando sul da farsi, in compagnia dell'avatar di River...

2 commenti:

  1. E ti sei informato su cosa fa il Vancouver lì? è sempre dello stesso proprietario? Oppure l'ha comprato qualqu'uno?
    In effetti è una strana coicindenza trovarlo lì... magari è venuto a dare un po' di coraggio al Dreamer?... :-)

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